Origine del gruppo Marta e Maria
PRESENTAZIONE E STORIA DEL GRUPPO
“MARTA E MARIA CON LA REGINA DELLA PACE”
PREGHIERA DEL CUORE
MESSAGGIO del 25/06/1997
Cari figli, oggi sono con voi in un modo speciale vi porto la mia benedizione materna della pace. Io prego per voi e intercedo per voi presso Dio affinché capiate che ognuno di voi è portatore di pace. Non potete avere la pace se il vostro cuore non è in pace con Dio. Per questo, figlioli, pregate, pregate, pregate, perché la preghiera è il fondamento della vostra pace. Aprite il vostro cuore e date del tempo al Signore, che Lui sia il vostro amico. Quando si crea una vera amicizia con Dio, nessuna tempesta può distruggerla.
“Marta e Maria” come gruppo di preghiera domestica è nato nell'aprile 2008, nel desiderio di raccogliere l'invito della Regina della Pace a formare cenacoli di preghiera alla scuola che Maria stessa ha iniziato oltre quarant'anni fa. Il gruppo è stato per noi uno degli innumerevoli doni di Medjugorje, dopo la nostra rinnovata conversione, le numerose particolarissime amicizie nate lì e mai spente, e il nostro essere stati donati l'uno all'altro proprio durante i nostri ripetuti pellegrinaggi in quella che stava diventando la nostra prima Casa.
Il nome Marta e Maria ci è sembrato adatto perché nella nostra vita e in questo gruppo cerchiamo, pur tra tanti limiti, di coniugare insieme la spiritualità, quella specialissima sperimentata a Medjugorje, e la vita ordinaria di ogni giorno alla quale siamo chiamati come laici. Prendiamo vita ed energia dalla preghiera per affrontare le lotte quotidiane con le difficoltà, le croci, le prove, le tentazioni, in un mondo sempre più ostile e sempre più lontano da Dio. Siamo chiamati ad essere sale e luce del mondo, ma vediamo tutti che senza la preghiera e i sacramenti questo è sempre più difficile. Comprendiamo però che è troppo facile e assai poco cristiano ritirarsi in una spiritualità pacificante, dorata e consolante e vivere chiusi agli altri e alle esigenze degli ultimi. Per questo nel Gruppo, dalla preghiera e dalla contemplazione dei Misteri del Rosario, cerchiamo sempre di trarre insegnamenti pratici per la vita quotidiana ed approfondiamo di volta in volta argomenti di utilità pratica, concreta. Dopo un periodo di sospensione del Gruppo, dovuto agli impegni e alle difficoltà quotidiane di tutti noi, si è risentito vivo il desiderio di riprendere con rinnovata energia l'attività di Marta e Maria, esteso ai nuovi amici donatici dalla Mamma nei recenti viaggi, ma anche a tutti coloro che desiderano un cammino di preghiera. Ogni volta, ritornando a casa, aumentava il desiderio di raccogliere tutti insieme i frutti del pellegrinaggio; pensavamo ai tanti amici che rischiavano di perdere quanto avevano iniziato a sperimentare a Medjugorje: non tutti fanno parte infatti di un gruppo di preghiera e comunque l'esperienza che si vive in questi viaggi è ben diversa da quello che offre un gruppo parrocchiale o di volontariato. Non sono esperienze inferiori, ma certamente diverse. Ad ogni viaggio qualcuno esprimeva il desiderio di poter continuare, rivedersi, ricordare insieme. Qualcuno poteva ritrovarsi come pecora senza pastore, avendo saziato una sete che poteva ripresentarsi e restare inappagata.
Medjugorje non è certo, e non deve mai diventare, l'appartenenza ad una setta, anzi al contrario, come ripete spesso la Regina della Pace, ciascuno di noi ha un dovere in più, diventare nel Mondo un “vassoio” dei Messaggi e una Luce per illuminare le tenebre di tanti fratelli che ci vivono accanto. Maria ci dice di non creare gruppi “medjugorjani”, ma di rinnovare il modo di pregare nelle nostre chiese, di non restare chiusi tra gli amici del pellegrinaggio, ma di invitare altri al nuovo modo di pregare: con il cuore. E' però innegabile che nella terra di Maria si vive una spiritualità diversa, mai provata prima, si sperimenta la sensazione di un Cielo aperto sopra di noi, si prega come e quanto non si è mai pregato, e lo si fa con grande facilità e gioia. La Gioia sia per tutti noi uno dei frutti più belli della Preghiera, perchè l'amicizia e la confidenza con Dio portano in dono la gioia più grande che un uomo possa sperimentare.
Restava un dubbio, visto che la Famiglia di Marta e Maria si stava allargando oltre le mura domestiche: come impostare il Gruppo, quale direzione dare allo stare insieme, come imparare a pregare? Riflettendo su questo, tempo fa, qualcuno mi ha messo nella mente questo noto canto:
“Le tue mani son piene di fiori, dove li hai portati sorella mia? ….” Mi sono subito stupita, era settembre, questo è un tipico canto pasquale…che c'entrava? Invece il Signore, nella Sua infinita Provvidenza, per mano di Maria, ci donava la chiave di lettura del Gruppo: le Anime che amano la Preghiera sono i Fiori di Maria, è Lei che le conduce al Figlio, Lei le chiama, le accoglie come una meravigliosa Mamma, se serve le cura, spesso le coccola…le rinnova, basta guardare come i nostri volti sono diversi prima e dopo la Preghiera, con gli occhi pieni di Luce, di Gioia, di segreti…. Dunque a noi viene chiesto semplicemente e con umiltà di raccogliere come in un cestino i Fiori di Maria, comporre un variopinto bouquet (siamo tutti meravigliosamente belli nelle nostre diversità) e, una volta riunito, presentarlo, offrirlo al Signore perché Lui possa continuare a parlare al loro cuore, continuando quello che ha iniziato a fare attraverso la Madre. Il nostro principale obiettivo è riscoprire l'Amore di Dio per noi. Fare attraverso la preghiera contemplativa questa esperienza sconvolgente, la sola che può cambiare la nostra vita e darle un senso. Pensiamo che a pregare si impari solo pregando, così proponiamo un “laboratorio della preghiera”, dove si possa, più che parlare, sperimentare diversi tipi di preghiera, approfondirli e alla fine scegliere il proprio tipo di orazione, il proprio linguaggio.
Ha fatto parte integrante dei nostri incontri un ciclo triennale di meditazioni sulle litanie lauretane (le trovate nel Sito sotto Spiritualità mariana), e più in generale un accostamento razionale ai misteri della fede, così da associare al momento più propriamente “affettivo” quello della “visione intellettuale” (mistica speculativa).
Ci presentiamo tutti insieme al Signore così come siamo, certi del Suo Amore infinito per ognuno di noi, come una piccola Famiglia, mettendo al centro delle nostre intenzioni la preghiera per tutte le Famiglie, le nostre, come quelle di tutto il Mondo, come da tanto tempo ripete la Regina della Pace, pregando per l'unità delle famiglie, per il dono della famiglia a coloro che ancora stanno lavorando per costruirla, per il dono dei figli, per l'accoglienza della vita e per il suo rispetto nelle fasi terminali e nella quarta età.