Meditazione orante del Salmo 81
MEDITAZIONI SUL SALMO 81(80)
PREGHIERA CONTEMPLATIVA
Mi piace moltissimo, ogni volta che recito le Lodi del giovedì della II settimana, riflettere su questo Salmo, mi dona una grande Pace, fiducia, e mi sembra che più di altri ci presenti la misura dell'Amore sconfinato di Dio per i suoi figli. Vi propongo di fare un piccolo esercizio di preghiera del cuore, contemplando alcuni versetti di questo salmo. Ripetiamoli più volte nel silenzio del corpo e della mente, sceglietene magari solo uno o quelli che vi toccano di più il cuore.
Cercate un angolo silenzioso, ritagliatevi un piccolo momento solo per voi e Dio. Rilassate il corpo respirando, riponete in Dio ogni domanda della mente, fate un segno di Croce e dopo aver perdonato chi vi ha offeso chiedete perdono e benedizione al Signore. Poi iniziate la preghiera, leggendo lentamente, scegliendo le parole e ripetendole più volte.
SALMO 81
Esultate in Dio, nostra forza;
acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano,
la cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate la tromba nel plenilunio,
nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele,
un decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha dato come una testimonianza a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell'angoscia e io ti ho liberato,
avvolto nella nube ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.
Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire;
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un altro dio
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto;
apri la tua bocca, la voglio riempire.
Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito.
L'ho abbandonato alla durezza del suo cuore,
che seguisse il proprio consiglio.
Se il mio popolo mi ascoltasse,
se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari porterei la mia mano.
I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;
li nutrirei con fiore di frumento
li sazierei con miele che stilla di roccia».
"....Un linguaggio mai inteso io sento: "
Pensa alle tue spalle, ai pesi che porti, ti sembra di non farcela più, grida a Dio. Ma devi GRIDARE, con tutta la forza della tua Fede, con la fiducia di aver già ottenuto il Suo aiuto. Immagina con gli occhi della Fede il Signore che viene e con delicatezza prende la tua "cesta" dalle tue mani e la pone sulle sue spalle forti...sempre Lui ti dà la risposta, spesso avvolto nella nube, non in piena evidenza, ma se farai silenzio in te assisterai al Suo intervento, sempre.
"Ascolta popolo mio ti voglio ammonire; Israele, SE TU MI ASCOLTASSI! Non ci sia in mezzo a te un ALTRO DIO e non prostrarti a un dio straniero"
Considera con quanto amore Dio ti ammonisce, è accorato come un Padre verso un figlio che va per una strada piena di insidie. Quanti idoli mettiamo ancora tra noi e Dio?
"Sono io il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto; APRI LA TUA BOCCA, LA VOGLIO RIEMPIRE"
Stupendo...non solo è Colui che ci ha liberato tante volte dal peccato, ma come una Madre vuole nutrirci del Suo Pane, riempire la nostra bocca! Come una rondine che nutre i suoi piccoli. Colmarci di ogni Bene, darci ogni nutrimento necessario al Santo Viaggio. Dobbiamo solo...aprirla questa bocca, togliere gli ostacoli al ricevimento della Sua Grazia. L'orgoglio, la voglia di farcela da soli, le distrazioni.
"Ma il MIO POPOLO non ha ascoltato la mia voce...... Se il MIO POPOLO mi ascoltasse, SUBITO piegherei i suoi nemici e contro i suoi avversari porterei la MIA mano.... Li nutrirei con fiore di frumento, li SAZIEREI con miele di roccia"
Il Suo popolo tradisce il Suo creatore. Segue altre voci. Ma se camminassimo nelle Sue Vie otterremmo SUBITO ogni Bene possibile: tutti i nemici dell'anima sarebbero sottomessi dalla mano stessa di Dio, e noi saremmo non solo nutriti con quanto di meglio si possa ricevere, ma saziati con la somma dolcezza della Sua Presenza. Cosa scelgo, cammino da solo nel buio, o volo nella Luce affidandomi a Dio?