Pensieri sulla preghiera

Pensieri sulla preghiera

 

In questa Pagina dei piccoli pensieri sulla preghiera per contemplare
di Daniela



 

LA PREGHIERA SENZA PAROLE

Non abbiate paura della preghiera senza parole, anzi favoritela se vi trovate a corto di discorsi da fare con Lui. Immaginate di essere come un vecchio vaso caduto pesantemente in fondo al mare. Con tanti buchi che ne hanno fatto uscire il contenuto. Vuoto e inutile, rotto e vecchio. Lasciatevi attraversare dall'acqua dell'Oceano, fatela liberamente entrare e uscire dai buchi, fino ad esserne pieni senza poterla trattenere. Restate così, in silenzio, che la Presenza di Dio vi attraversi e vi conquisti, portandovi con sè. Liberate le stanze dei ricordi e dei desideri e cercate solo Dio. E state lì per quanto sarà possibile.

LA RELAZIONE CON DIO

Certamente se usiamo semplicemente il nostro intelletto comprendiamo che è giusto provare gratitudine verso Dio per tutto quello che ci dona, e lodarlo per quello che Lui è. Ma a Dio non basta ricevere gratitudine o essere lodato se queste disposizioni non si accompagnano all'amore. Si può essere grati e forse lodare anche senza amare, come atto che nasce da una mente sincera che riconosce quanto ha ricevuto. Ma tutto questo può fermarsi ad un atto dovuto, quasi di cortesia. Un gesto educato che si ferma al grazie. Questo non è ciò che Dio si aspetta da noi. Vuole solo Amore. Allora la gratitudine e la lode devono essere guidati dall'amore per la paternità di Chi dona. Ogni relazione con Dio priva di amore, prima tra tutte la preghiera di ogni tipo, è nulla. Solo l'Amore è veicolo della relazione con Dio.

LA FESSURA

L'essere di Dio è per noi inconoscibile. Tuttavia Egli ha voluto manifestarsi, ha lasciato come una fessura, una porta stretta, la cruna dell'ago in cui non passano le adiposità dei nostri egoismi. Questa fessura che ci introduce alla Sua presenza è il solo ambiente di comunicazione con Lui, la sola Via, l'unica onda radio che ci connette a Lui. Questa minuscola fessura, o meglio la chiave che ci introduce in Lui è l'Amore. Non basterà l'intelletto e la sua speculazione, non basterà la sola fede razionale, non basterà la speranza cieca. Dio è Amore. Solo questo linguaggio potrà farci dialogare con Lui, fino a trasformare ogni più piccolo atto d'amore in altrettante porte. Ogni porta aperta conduce ad una maggiore esperienza e conoscenza di Dio. Se non trovi Dio, cerca l'amore e troverai Amore!

SILENZIO E LUCE

Nel silenzio dei pensieri e del cuore ci esponiamo alla Luce che apre i nostri occhi spirituali alla visione di Dio e illumina e rivela a noi stessi la nostra bellezza.


LA PAROLA DEL SILENZIO

Condivido con voi quanto mi è capitato qualche volta, l'ultima volta ieri. Ero in po' scontenta di me per qualcosa accaduto nella giornata. Andando a dormire sono rimasta in preghiera silenziosa, quella di 'amorevole presenza ' di Teresa di Gesù. Non avevo nulla da dire a Lui... ero delusa da me stessa. Restando in quel silenzio davanti a Dio una Parola è scesa nel cuore: Rimanete nel mio amore. Ho iniziato a ripeterla dentro di me tante volte, poi è diventata: Rimani nel mio amore. Se rimani nel mio amore va tutto bene. Va tutto bene se la debolezza rimane ad abitare nel mio amore. Il mio amore 'resta'. Anche tu rimani. Ripetere tante volte 'rimani nel mio amore' mi ha portato non solo la pace ma una grande gioia, che è durata fino al risveglio. Questo per dire che se non riusciamo a pregare, nel silenzio vigile davanti a Dio lo Spirito Santo può mandarci una Parola che ci apre il cuore e ci ridona la Speranza!

IMMERSI IN DIO

È stupendo stare davanti al Creato e percepire l'essere immersi in Dio, che è dentro e fuori, le due presenze divise da una sottilissima e temporanea velatura...

DIO FONTE, NOI VASI COMUNICANTI

Tutti noi siamo o dovremmo essere vasi comunicanti dell'amore. Dio invece è una Sorgente, un Principio, che diffonde Amore con un occhio solo: guarda con un occhio il Bene che dona, non vede se riceve qualcosa in cambio. La Fonte zampilla e non può fare altro. Anche se nessuno si cura di raccogliere l'Acqua pura e risanatrice.

QUANDO NON RIUSCIAMO A PREGARE

Quando non riusciamo a fare orazione, cioè ad entrare in colloquio con Dio e a vivere, se Lui vuole, i momenti del parlo/ascolto/contemplo, possiamo, come insegna Teresa, ripetere lentamente delle breve giaculatorie. Io uso il Gloria al Padre. Specialmente la notte quando non riesco a dormire. Provate se volete. Può capitare a volte, che ci si debba fermare alla Parola Figlio (o Padre, o Spirito Santo), rapiti da Lui e immersi di nuovo nella preghiera contemplativa o di Ascolto.

CHIEDETE E VI SARÀ DATO

Credo che dovremo essere più audaci e confidenti (avere fede) nel chiedere. Sto sperimentando che se chiedo con fede aiuti nel campo spirituale poi supero un determinato ostacolo senza quasi accorgermene. Me ne accorgo dopo. Arrivano forze non mie anche semplicemente sul piano psicologico.

TRASFIGURAZIONE DI GESU'  (Mt 17, 1-9)

Gesù stesso si offre alla contemplazione. Forse come un prezioso viatico in aggiunta all'Eucarestia. Però ci invita a contemplare non per re-stare, rimanere, ma per 'stare per poter andare'. Senza Stare non possiamo andare. Entrambe le azioni, passiva ed attiva sono indispensabili e gemelle. Andare, stare, prendere Gesù, scendere a valle con Lui dentro. Quello che dovrebbe accadere ad ogni Messa.

L'ALBERELLO DELLA GRAZIA

Oggi, nel Ringraziamento, pensavo che ad ogni Comunione avviene la nascita e la rapida crescita di una verde pianticella,  la Grazia. Più Ostie riceviamo, più alberelli crescono in noi. La loro caratteristica è di sviluppare ossigeno e ostacolare l'anidride carbonica e l'inquinamento ambientale.  Così nel nostro spirito questo ossigeno contrasta l'azione del maligno. Se diventiamo una foresta nascosta il male sarà vinto più facilmente. Mentre svanivano questi pensieri il canto di Comunione,  che non avevo seguito, concludeva : "e saremo il seme di Dio". Tutto torna...

DIFETTI E VIRTÙ

Quanti sono i miei difetti... allora ho pensato che se non siamo generosi è perchè non conosciamo abbastanza la generosità di Dio per noi, se non siamo compassionevoli è perchè non abbiamo osservato la sua misericordia verso di noi, se non siamo pazienti è perchè non abbiamo meditato sulla sua infinita pazienza... e così via.
Possiamo allora lavorare sulle virtù che non abbiamo. Partiamo dai nostri difetti, cerchiamo la virtù opposta ed andiamola a prendere in preghiera dal cuore di Dio chiedendo di fare esperienza di quella virtù di Dio in Dio. Sicuramente inizieremo a vincere le tante debolezze che tutti abbiamo.

CONTEMPLANDO IL CROCIFISSO

Proviamo a contemplare con cuore pieno di gratitudine i chiodi sulle mani di Gesù Crocifisso. Indicano con quale forza il Cielo si sia voluto incarnare al legno dell'umana esistenza.

NON SENTIRE DIO

A volte ci sembra di non sentire Dio. È un dono sentirlo, farne esperienza. Se non accade possiamo pensare ad un piccolo pesce nell'Oceano. Non può vedere il mare perchè vi è completamente immerso ed è troppo piccolo e troppo dentro per poterne avere coscienza.
Così è per noi, in Lui viviamo ed esistiamo, siamo immersi dentro il Suo cuore, al centro. Senza un dono speciale non possiamo percepirlo ma sappiamo nella fede che siamo creature fetali nel grembo del Padre. Ci avvolge e vivere in Lui è un farsi portare.

COMUNIONE SILENZIOSA

Con il passare degli anni il rapporto con Dio segue il ritmo degli sposi non più giovani. L'orante parla sempre meno e anche Dio parla di meno. Ma la Comunione c'è. Il Noi è vivo e fa da sottofondo al giorno e alla notte.

IL SILENZIO

Il silenzio disabitato è simile ad una casa abbandonata e ad un corpo senza anima.

Il silenzio abitato da noi stessi è come un grande specchio.

Il Silenzio che si fa Casa si trasforma in talamo nuziale.

LA PREGHIERA DEL CUORE

La preghiera del cuore è veramente l'essenza della semplicità. Possono farla i bambini, i catecumeni, i peccatori ed i santi. E' il linguaggio dell'Amore che non ha confini! Fermati dieci minuti, entra nel tuo silenzio, guardati con amore ed apri il cuore! Lui è lì che ti aspetta, in silenzio, con trepidazione ma con enorme rispetto...non desidera che abbracciarti, riempirti di dolcezza, comunicarti la sua forza, aumentare il tuo coraggio, renderti uomo di benedizione, cambiare il tuo sguardo perchè tu possa poter guardare il cuore dell'altro, aprire le tue orecchie alla sua voce e al grido degli altri. Lui vuole rendere la tua vita meravigliosa! Vuole aiutarti a vivere la vita che ha pensato per te dall'eternità, quella vita che solo tu puoi vivere perchè l'ha disegnata per te solo....apri la porta del cuore, dona questa gioia al tuo Signore, vivi da figlio e scopri tuo Padre! Non esiste amicizia più bella, non esiste esperienza più profonda di quella che potrai vivere con il tuo Creatore, con lo Sposo di ciascuno di noi!

PROMESSE A GESU'

Alla prossima Messa, facendo la Comunione, facciamo una promessa a Gesù dimorante nel Tabernacolo: promettiamogli di portarlo fuori... di farlo uscire finalmente...farà bene a noi e al prossimo, darà gioia a Dio.
E nel prossimo momento di preghiera profonda facciamo un'altra promessa al Signore: di non tenerlo chiuso, recluso, quasi gelosamente prigioniero, nel nostro cuore. Lasciamo che con la nostra collaborazione possa uscire con noi, benedire, guarire, illuminare. Portiamolo nella natura e ricopriamolo di lode, portiamolo al lavoro e lasciamo che le sue mani di artigiano possano tornare ad operare.

MERAVIGLIE DELLA S. MESSA - NATALE

In ogni Messa avviene un connubio meraviglioso: tutti noi 'pastori ', impuri, sudici, peccatori, ci uniamo nella lode con il coro degli Angeli! Insieme! Santi e peccatori, umili e gloriosi! Come accadde intorno alla povera stalla di Gesù!

CORPUS DOMINI del cuore

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. (Gv 6)
Concetto del tutto irrazionale e impossibile in natura. Come possiamo capire meglio questo 'io in voi e voi in me'?
Solo con qualche immagine da contemplare alla luce dello Spirito Santo:
Mani intrecciate, scatola aperta in acqua, spugna, feto e mamma.
Storie in cui uno è nell'altro ma se ne lascia attraversare. Il più piccolo è immerso nel più grande ma questo attraversa il piccolo, con il suo consenso.
Avviene uno scambio, una fusione.
Acqua e vino.
Acqua e farina che si fanno pane e non possono più distinguersi.
Padre nostro con unisono di voci che diventano una sola persona. Partecipazione Eucaristica consapevole di essere mattoncino con gli altri dello stesso Edificio spirituale. In matematica il più grande non può essere contenuto dal più piccolo. E se a contiene b non può accadere l'inverso...ma noi sappiamo che è possibile in Dio... con quali immagini possiamo capirlo? Gesù lo ha spiegato inventando l'Eucarestia, noi immersi in Lui sempre, quando siamo in grazia (e anche quando non lo siamo, viene meno la comunione ma restiamo inclusi in Lui), Lui in noi nell'Eucarestia e nella cella del cuore. Ma la vera immagine di questa Parola è l’unione della nostra volontà con quella divina. Come ci insegnano i Santi.


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“E quindi io ti consiglio, segui l'esperienza piuttosto che la conoscenza. Essendo in stretto rapporto con l'orgoglio, la conoscenza ti può spesso ingannare, ma questo affetto gentile ed amorevole non ti ingannerà. La conoscenza tende a sviluppare la presunzione, l'amore costruisce. La conoscenza è piena di preoccupazione, l'amore è pieno di pace e di riposo.”

(La nube della non conoscenza)

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AMICI CARISSIMI VI PREGO....SMETTIAMO DI FARE PREGHIERA DEL CUORE! SMETTIAMO VERAMENTE SE NON DESIDERIAMO DIVENTARE LA GIOIA DI DIO... ALTRIMENTI NON HA SENSO, ANZI...DIO NON SOPPORTA TUTTO CIO' CHE E' IPOCRISIA. SOLO LA VERITA' CI FARA' VERAMENTE LIBERI. ALLORA, SE LA NOSTRA PREGHIERA PROFONDA E' SOLO UN CERCARE PACE, ILLUDENDOCI DI AVERE DIO ACCANTO E COMPLICE, STIAMO SBAGLIANDO VERAMENTE TUTTO. SMETTIAMO DI PREGARE. OPPURE DA SUBITO, LA NOSTRA PROSSIMA PICCOLA O GRANDE AZIONE SIA VOLTA AD ESSERE UNA GIOIA PER DIO!

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Nelle ferite di Gesù il Figlio ci rivela il Volto del Padre.



UN PICCOLO PENSIERO PER LA QUARESIMA (2014)


Leggevo giorni fa: “ci preoccupiamo di cosa pensiamo gli altri di noi e non ci preoccupiamo di cosa pensa Dio di noi”.

E allora riflettevo: cosa pensa di me Dio? Come mi guarda Dio? Come ci guarda Dio?

Dio non guarda, DIO AMA.

Spesso per noi guardare equivale a giudicare, non abbiamo uno sguardo trasparente, diretto, semplice, ma, avendo una mente strutturata per categorie, guardare è già pensare e pensare è dividere e osare un giudizio.
Il più delle volte guardare è in balia del fumo di satana, colui che divide.
Trovi Dio quando senti l'unione, Dio è abbraccio, inclusione.
Vivi nel fumo del male ogni volta che guardi e pensi dividendo.

Nella Bibbia Dio guarda e ama. Spesso il Vangelo sottolinea l'atto del guardare di Gesù.

Oggi nell'Omelia della Messa della Festa del Santo Volto il Sacerdote ha detto: "Dio ha voluto prendere un corpo per sorriderci. Uno spirito non poteva sorridere. Dio ci guarda sempre."

Possa questa Quaresima farci riscoprire lo sguardo di Dio su di noi. Sguardo di amore, di benevolenza, di inclusione, di benedizione.

Possa questa Quaresima farci riscoprire lo sguardo di Dio per poter guardare ogni uomo.

Nella speranza di poter sostituire il Cogito ergo sum con il migliore Amo ergo vivo


TRA IL GROVIGLIO DEI SERPENTI


Ognuno di noi cammina sul groviglio dei propri serpenti. Circondano, rallentano, certo spaventano, paralizzano. Sono le cattive ispirazioni, le tentazioni, i pensieri malevoli, i desideri di furbe scorciatoie, le propensioni alle facili indifferenze.
Ma non sono “ancora” peccati. E' solo la volontà che può fare la differenza, tra ciò che senti di essere e ciò che poi decidi di fare. E' l'azione che riesci ad esprimere che parla di te, non i pensieri grigi che ti percorrono dentro.
Spesso questo fumo grigio, con l'aiuto del mentitore, lo guardi con orrore, pensando che ti descriva.
E' il tuo fare che ti descrive. E' ciò che scegli di volere che ti definisce agli occhi degli altri e di Dio.
Il male che ti attraversa ogni attimo fa parte di te, non hai potere su di esso. E' il destino della creatura che cammina nel tempo del principe del male.
Tante cattive inclinazioni non sono neanche tentazioni, ma frutto di ataviche ferite, di errori tuoi o della tua famiglia, comportamenti distorti che ti hanno portato ad una scorretta postura dell'anima. Non farti deviare dalla verità da colui che è menzogna. Sei solo tu con la tua volontà, a decidere cosa vuoi essere.
Ti senti poco generoso? Non importa se lo sei, fai un gesto di generosità, non per facile e spontanea inclinazione al bene, ma solo con forza di volontà.
Ti senti poco affettuoso? Forse lo sei, decidi di amare, e con la sola forza di volontà, fai un gesto di amore.
E su tutto, la Parola che non mente:

prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno (Mc 16,18)


Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni (Lc 10 ,19)

Cammina pure insieme ad essi, ti è dato il potere di passarci sopra senza esserne in alcun modo danneggiato…

Daniela