la Pentecoste, S. Teresa D'Avila e il Messaggio della Madonna

03 / 06 / 2017

la Pentecoste, S. Teresa D'Avila e il Messaggio della Madonna

Uno strano intreccio: la Pentecoste, S. Teresa D’Avila e il Messaggio della Madonna 
 
 
Carissimi, accostiamoci insieme alla grande festa della Pentecoste lasciandoci guidare dalla nostra Teresa, dalle sue stesse parole… 
 
“Una vigilia della Pentecoste, dopo la Messa, me ne andai in un luogo molto appartato, dove spesso mi ritiravo a pregare e mi misi a leggere nel Cartusiano ciò che riguardava questa festa. Leggendo i segni dai quali gli incipienti, i proficienti e i perfetti possono capire se lo Spirito Santo è in loro, considerati questi tre stati, mi parve – a quanto potevo giudicare – che, per la bontà di Dio, tale spirito fosse anche in me. Ne ringraziai il Signore e mi ricordai di aver letto lo stesso passo altre volte, quando ero del tutto priva di quei segni: ciò mi appariva così chiaramente come ora vedevo l’opposto in me; pertanto, riconobbi l’importanza della grazia concessami dal Signore e, considerando il luogo che mi ero meritata nell’inferno per i miei peccati, rendevo grandi lodi a Dio per il cambiamento operatosi nella mia anima, tale che mi sembrava di non riconoscermi. Mentre facevo queste considerazioni fui presa da un gran rapimento, senza che ne capissi il motivo; pareva che l’anima volesse uscirsene dal corpo, incapace di contenersi in sé e di attendere oltre un tanto bene. Era un trasporto così impetuoso e, a mio giudizio, così diverso da quello avuto altre volte, che non potevo dominarmi. Non capivo cosa avesse né cosa volesse la mia anima per essere così turbata. Cercai un appoggio, non potendo reggermi neppure seduta perché mi veniva meno ogni forza fisica. In questo stato, vidi sulla mia testa una colomba molto diversa dalle nostreperché non aveva penne, come queste, e le sue ali erano fatte di piccole conchiglie che emanavano un grande splendore. Era più grande delle solite colombe e mi pareva di udirne il frullo delle ali. Avrà volato per lo spazio di un’Ave Maria, ma l’anima nello stato in cui era, fuori di se stessa, la perse di vista; il mio spirito, in compagnia di un così gradito ospite, si rasserenò, mentre, a mio parere, una grazia così sublime avrebbe dovuto turbarlo e sbigottirlo; ma appena cominciai a godere di quell’apparizione, scomparve ogni timore, venne, col godimento, la pace, e io rimasi in estasi. La gioia di questo rapimento fu grandissima. Passai la maggior parte di quella festa così sbalordita e istupidita, da non sapere che cosa facessi né come avessi potuto essere oggetto di un favore e di una grazia così eccelsi. Dalla grande gioia mi pareva di non udire né vedere nulla. Mi accorsi di aver fatto, da quel giorno, un enorme progresso per un più elevato amor di Dio e per l’aumento di forza nelle virtù. Sia egli benedetto e lodato per sempre! Amen”. 
(Vita 38, 9-11) 
 
Teresa si prepara alla festa pregando secondo il suo metodo di orazione: cerca un luogo silenzioso e appartato e, umile come una principiante, parte da un buon libro, per meditare con l’intelletto sullo Spirito Santo. Entrata rapidamente in se stessa, nella cella più interna del suo tempio interiore, subito sente che il Signore addormenta le sue potenze e la trasporta con impeto fuori di sé, donandole la contemplazione dello Spirito Santo. In questi momenti, spesso brevissimi, raramente più lunghi, viene donata all’anima una conoscenza delle verità di fede così evidente e profonda che non si potrebbe raggiungere neanche dopo anni di studi teologici, e che lascia una traccia indelebile nell’anima.
 
E’ bello che proprio nell’ultimo messaggio, quello del 2 giugno dato a Mirjana, la Madonna ci parli di preghiera con un linguaggio tutto teresiano! Ne riporto qui la parte centrale (il testo completo lo trovate nell’home page del sito):  
 
Pregate mio Figlio e l’amore che sentite con la sua vicinanza vi darà forza e vi preparerà alle opere buone che farete nel Suo nome. Figli miei siate pronti! Questo tempo è un bivio della vita, per questo io vi chiamo nuovamente alla fede e alla speranza, vi mostro la strada da prendere. Queste sono le parole del Vangelo. Apostoli miei, il mondo ha bisogno delle vostre mani alzate verso il cielo. Mio Figlio le colma nel silenzio. E’ necessaria molta umiltà e purezza del cuore. Abbiate fiducia in mio Figlio e sappiate che potete sempre migliorare.
 
Nella prima frase troviamo il senso profondo dell’orazione secondo Teresa: il Signore nella preghiera ci fa sentire il suo amore, ma questa presenza, insieme alla consolazione spirituale che spesso può accompagnarla, non ha lo scopo di donarci un momento individuale di pace e di evasione, bensì serve per donarci la forza necessaria per compiere opere buone nel suo nome. Ci ricorda poi che la nostra preghiera non è mai un fatto privato, ma è sul mondo che la nostra orazione spargerà una pioggia di benedizioni! Nella preghiera personale o comunitaria Gesù, nel silenzio, riempie di Spirito Santo e di virtù il nostro essere. Per percepire questa silenziosa azione del Figlio occorre avere orecchie e occhi dell’anima ben aperti, molta umiltà, e cuore puro: presupposti teresiani dell’orazione. Di fronte alle nostre debolezze ci invita infine alla fiducia in Gesù, facendoci capire che è da questa fiducia che può iniziare una vera conversione, è quando abbandoniamo la fiducia in noi stessi e chiediamo al Signore di guarirci, che possiamo iniziare a migliorare.
 
Prepariamoci dunque alla Pentecoste pregando sempre meglio, mettendo da parte noi stessi e restando sempre più passivi nella consapevolezza della presenza di Dio in noi. Lo Spirito Santo ha tanti attributi, concentriamoci nella preghiera in particolare su questo: è Amore. E’ lo sguardo perennemente amante tra il Padre e il Figlio. E’ Lui che prega in noi e fa inabitare nel centro della nostra anima l’intera Famiglia Trinitaria. E’ Lui la sorgente di acqua viva che ci fornisce l’amore inesauribile che aumenta quanto più lo doniamo agli altri. E’ Lui che ci aiuta a perseverare nella debolezza con il dono della consolazione. E’ Lui l’audacia nella disperazione, la luce nel buio della quotidianità, la forza della Chiesa, l’autore della preghiera, il dardo dell’innamoramento tra l’anima e lo Sposo.
Buona Pentecoste a tutti noi! 
 
 
APPUNTAMENTI DI GIUGNO  (dettagli nel calendario del sito) 
 
Mercoledì 7 – Santuario domestico Cor Unum in Matre – ore 19:  Preghiera  del cuore sulla SS. Trinità (I) e meditazione di  Filippo Maria Lio 
 
Venerdì 16 – Basilica di San Giuseppe al Trionfale – ore 19,15: Lettera di P. Pio e ultima scheda di formazione sulla Celebrazione Eucaristica  con sorpresa finale (S. Messa alle 18.30) 
 
Mercoledì 21 – Santuario domestico Cor Unum in Matre – ore 19:  Preghiera del cuore sulla SS. Trinità (II) e meditazione di Carlo Suriani 
 
 
IMPEGNO MENSILE 
 
Per il mese di Giugno l'Impegno sarà questo: rimaniamo fedeli all'appuntamento quotidiano con la Preghiera del Cuore, e consacriamo ogni giornata a Maria o al Santo Volto di Gesù, o altre consacrazioni del sito, offrendo prove e difficoltà in riparazione al male che si compie nel mondo. E al mattino, appena scendiamo dal letto, ricordiamo il Segno di Croce e preghiamo di poter compiere la Sua Volontà: “Benedici Signore questa giornata e fa che porti frutto secondo la tua Parola, secondo la tua Volontà. Vieni Divina Volontà a vivere in me questa giornata, benedici i miei cari in Cielo, la mia famiglia e tutte le persone che porto nel cuore, amen.”