Una Quaresima per scoprire il Padre

28 / 02 / 2017

Una Quaresima per scoprire il Padre

[html]

 
UNA QUARESIMA PER SCOPRIRE IL PADRE
 
 
1)     LE CENERI – PROGRAMMIAMO IL NOSTRO LAVORO 
 
Sapete ormai che il tempo di Quaresima mi piace, lo ritengo una palestra, e per una persona piuttosto attiva come me è importante avere sempre un obiettivo, qualcosa di concreto su cui applicarsi per migliorare, specialmente nelle cose di Dio. E’ importante centrare bene il lavoro, e darsi un metodo. Quest’anno ho pensato ad un programma dove tutti lavoriamo insieme, e molto ciascuno dovrà, se vuole, fare singolarmente. Ci daremo una tabella di marcia, poi ognuno farà come vuole e come potrà. In realtà l’unico obiettivo della Quaresima è la nostra CONVERSIONE. Quale sarà la strada per noi? Dedicheremo la Quaresima alla scoperta di un ‘grande sconosciuto’, non più, come si è detto spesso, lo Spirito Santo, bensì il PADRE. Il vero Padre, quello mostrato da Gesù. Solo conoscerlo ci convertirà.
       
La Quaresima ci richiama ogni anno a tre impegni: elemosina, preghiera, digiuno. Qualche proposta in tema: diamo in elemosina il nostro tempo, al Padre, per stare con Lui, e a chiunque ce lo chieda. E’ un bene prezioso, perché non sappiamo quanto ce ne sia concesso; doniamolo dunque senza avarizia, spendendolo. Nella preghiera daremo la priorità al Padre, cercheremo di dialogare con Lui nella preghiera del cuore, ne faremo esperienza nel momento contemplativo, lo conosceremo attraverso la Scrittura, come vi spiegherò dopo. Come digiuno specifico suggerisco dei limiti agli spazi concessi a  televisione ed internet, perché altrimenti non troveremo il tempo per portare avanti il nostro programma.
 
Da circa due anni sto coltivando il rapporto con il Padre, ed è un cammino di grandi gioie che può cambiare tono alla nostra vita. Desideravo un tempo per approfondire di più, per questo vi propongo di farlo insieme. Cominciamo da qui, dalla fine della parabola del Figliol prodigo. Si parla del fratello maggiore:                            
 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15, 25-32)
 
Forse non basterà la Quaresima per entrare nel cuore di queste parole:
 
 Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo
 
Vi chiedo di pregare questa frase ogni mattina fino a Pasqua.
 
Credo che qui si nasconda la chiave della nostra conversione. A queste parole che il Padre ci rivolge personalmente noi non crediamo. Forse perché pensiamo che staremo presso Dio solo, se siamo fortunati, nell’al di là, o forse per la consapevolezza di essere miserabili peccatori, ci autoescludiamo dall’amicizia con il Padre, o crediamo che la nostra debolezza spinga Lui a tenerci lontani. Io per prima lo dico, mi metto sempre fuori della porta, non riesco a sentirmi dentro. Nulla di più lontano dal cuore del Padre. In Gesù, per il suo Sacrificio, siamo stati resi Figli, e la nostra debolezza di creature sempre in bilico tra cadute e riprese, ci fa essere a Lui ancora più cari. Il maligno gioca sul nostro senso di inadeguatezza, e ci convince del contrario. Ma noi siamo CON Lui, dalla stessa parte della barricata del mondo! Non è Lui il nemico da combattere, ma insieme a Lui combattiamo l’unico nemico, il male! Ripetendoci tu sei sempre con me ci insegna che nulla può portarci lontano da Lui, neanche il peccato grave, se ci rialziamo in fretta e umilmente torniamo alle sue braccia. Ormai siamo suoi. E questo ci dona una consolazione meravigliosa! Dicendoci tutto ciò che è mio è tuo ribadisce che siamo una sola cosa con Lui e che anche i beni sono in comune: SIAMO FAMIGLIA CON DIO! Questo è il fatto straordinario. Ma non deve rimanere lettera morta, è Parola di Vita! Se Lui è Padre, se siamo figli nel Figlio che ci ha redenti tutti, siamo una Famiglia. In una vera famiglia tutto è in comune: affetti, beni, finalità. Sono nostri i tesori della Chiesa, il Capitale di Grazia della Comunione dei Santi! Insieme al Padre si vive la relazione aperta, sincera, senza paura di pregiudizi, si lavora insieme per il bene di tutta la casa. Senza dialogo non c’è famiglia. Per convertirci dobbiamo conoscere il Padre e la nostra relazione. Perché è importante credere in questa Parola? Perché da questa derivano altri pilastri essenziali per la nostra vita. 
 
1)    Un figlio porta in sé il DNA del padre, porta visibile in sé una somiglianza con chi lo ha generato. Non solo fisica. Già nella Genesi si legge che siamo ad immagine e somiglianza di Dio. Si vede in noi con evidenza questa somiglianza? Un figlio, anche inconsapevolmente, si comporta da figlio. Si può dire anche di noi con Gesù: 
 
Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. (Giov. 14, 9-11)
 
  2)    Questo far famiglia con il Padre fa sì che abbiamo a cuore le stesse cose e per queste lavoriamo insieme. Abbiamo una vigna comune da coltivare e custodire. Ci lavoro come figlio, non come schiavo, e la sento mia? Sento forte la preoccupazione, la sofferenza del Padre per gli altri figli che si perdono nel male?  Quanto amo questa Famiglia? Mi accorgo che ho dei fratelli? Li amo se non altro perché mio Padre li ama infinitamente? Per questo dono la mia vita, cooperando alla Redenzione?  Posso dire anche io:          
 
Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.      Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà.  (Eb 10, 5-7)   3)   
 
Se sono figlio, sono grato di esserlo, e ho piena fiducia nel Padre? Se fosse così non avrei alcun genere di preoccupazione, addormentandomi ogni notte serena in braccio a Lui, come un bambino: 
 
Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia.(Sal 130,2)
 
Gesù è per noi il solo modello del Figlio, da lui impariamo ad esserlo, Gesù è il Figlio perfetto: Lui ci ha mostrato il volto ed il cuore del Padre, perché ha vissuto come Figlio; Lui ha avuto così a cuore gli interessi del Padre che ha fatto della volontà del Padre il suo unico cibo e si è incarnato per ricondurre a Casa tutti i figli dispersi di ogni tempo; Lui ha avuto piena fiducia nel Padre e morendo ha affidato alle sue mani il suo spirito. 
 
 
Partiremo da qui, dalla I Domenica di Quaresima, con l’aiuto di Dio, e troveremo nel corso delle prime quattro Domeniche tutti i riferimenti di Gesù sul Padre, come ne parla e come si rapporta con Lui. Sarà una miniera di ‘azioni modello’ che impareremo dal Maestro.  Inizieremo con il Vangelo di Luca la I Domenica, perché ci racconta dei primi anni di vita di Gesù, poi scorreremo Marco, Matteo e Giovanni, il più ricco. Nella V Domenica concluderemo la nostra ricerca con un volo d’aquila sull’Antico Testamento, alla ricerca delle più antiche tracce del Padre, e scopriremo una rivelazione recentissima, riconosciuta dalla Chiesa, riguardante proprio il Padre. 
 
Io vi darò ogni Domenica i passi, poi ciascuno di noi nella meditazione e nella preghiera andrà sviluppando il proprio rapporto con il Padre.
 
Siete d’accordo? Siete pronti a partire?
 
Sarà una Quaresima diversa…con un finale imprevedibile! 
 
Buon viaggio! 
 
 
 
 
IMPEGNO MENSILE 
 
Per Marzo, dona il frutto del digiuno al povero che hai adottato a febbraio. 
 
 
APPUNTAMENTI DI MARZO:
 
 
SANTUARIO DOMESTICO “ Cor Unum in Matre”: mercoledì  1 Marzo ore  19 Messa delle Ceneri presso la Parrocchia S. Martino I papa, Via Veio 37. Dalle 20 preghiera del cuore di Quaresima e meditazione di Filippo Maria Lio (per lo spazio limitato prenotatevi su info@martaemaria.com)                  
 
VITINIA (Via Castel Guelfo 53) Lettera di Padre Pio e formazione sulla Santa Messa - mercoledì 8 Marzo ore 19.30                                                        
 
VITINIA Chiesa “Cuore agonizzante di Gesù” – domenica 12 Marzo ore 16, Rosario e Messa    
 
SANTUARIO DOMESTICO “ Cor Unum in Matre”: mercoledì  15 Marzo ore  19 – Preghiera del cuore e   meditazione teologica di Carlo Suriani   (per lo spazio limitato prenotatevi su info@martaemaria.com)  
 
                                                                                                                                                                 SANTUARIO COR ECCLESIAE – lunedì 20 Marzo ore 19.30  - Preghiera del cuore e “Lunedì di padre Kentenich” commentati da Carlo  
 
 
ROMA - Parrocchia S. Giuseppe al Trionfale -  venerdi’  24  - ore 19.15 – Lettera di Padre Pio, Adorazione, formazione sulla Santa Messa 
 
 
Dettagli sul calendario del sito  
 
 
Newsletter dal sito www.martaemaria.com   

[/html]