Piedi d'argilla

"In quei giorni, Daniele disse a Nabucodònosor:
«Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla.
Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d’uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d’argilla, e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate.      (Dn 2)

Il Signore ci aiuti ad aprire bene gli occhi! A volte ci sembra di stare a buon punto, di aver costruito qualcosa di buono, per Dio, per gli altri. Ma se i nostri piedi sono di ferro e argilla, se le fondamenta, le radici del nostro agire sono fatte con il ferro della rigidità e della freddezza, e con l'argilla della superficialità e dell'abitudine, se operiamo meccanicamente e senza il cuore, basterà la pietruzza di una prova o di una piccola tentazione a far crollare l'intero edificio.  Dio ci aiuti a guardarci dentro e ai piedi, nella Verità.

Daniela